Reddito Energetico Nazionale: contributi a fondo perduto per impianti fotovoltaici domestici

Il Fondo Nazionale per il Reddito Energetico (REN) è ufficialmente attivo: una grande opportunità per le famiglie che vogliono installare impianti fotovoltaici per l’autoconsumo. Il Fondo, con una dotazione iniziale di 200 milioni di euro, è gestito dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) per conto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE)​.

Chi può beneficiare del contributo?

Hanno diritto all’incentivo le persone fisiche appartenenti a nuclei familiari:

  • con ISEE inferiore a 15.000 euro;
  • oppure inferiore a 30.000 euro se con almeno quattro figli a carico​​.

Il contributo è una tantum, utilizzabile una sola volta per nucleo familiare. L’impianto deve essere realizzato presso l’abitazione principale (accatastata nel gruppo A, escluse A1, A8, A9 e A10) in cui il beneficiario risiede e per la quale possiede un diritto reale (proprietà, uso, usufrutto, abitazione, ecc.)​.

Ripartizione del Fondo

Il fondo da 200 milioni è così suddiviso​:

  • 80% riservato alle Regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia);
  • 20% alle restanti Regioni e Province Autonome.

Che tipo di impianti sono ammessi

L’impianto fotovoltaico deve essere:

  • di nuova costruzione;
  • con potenza tra 2 e 6 kW, ma comunque non superiore alla potenza impegnata in prelievo​;
  • dedicato esclusivamente all’autoconsumo;
  • non già presente sul sito;
  • non finalizzato al rispetto di obblighi normativi (come quelli del D.Lgs. 199/2021)​.

Quanto copre il contributo?

Il contributo a fondo perduto copre tutti i costi ammissibili per la realizzazione dell’impianto, fino a:

  • Quota fissa: € 2.000
  • Quota variabile: € 1.500/kW installato

Ad esempio per un impianto da 4 kW verranno erogati Euro 2.000, più Euro 1.500 per ciascun Kw, per un totale di 2.000+(1.500X4) = € 8.000​.

Servizi inclusi nel contributo

La formula “chiavi in mano” comprende anche:

  • Polizza assicurativa multirischi di almeno 10 anni;
  • Manutenzione ordinaria programmata (3°, 6° e 9° anno);
  • Servizio di monitoraggio remoto delle performance dell’impianto​.

Esclusi dal contributo:

  • sistemi di accumulo,
  • colonnine di ricarica per veicoli elettrici,
  • impianti già esistenti o potenziamenti (tuttavia, possono essere realizzati a spese del beneficiario)​.

Chi può installare gli impianti?

Solo imprese in possesso dei requisiti previsti dalla normativa, dette Soggetti Realizzatori, accreditate presso il GSE ed abilitate secondo:

  • DM 37/2008;
  • D.Lgs. 28/2011 (con aggiornamento tecnico obbligatorio)​​.

Come presentare domanda

  1. Registrazione del Soggetto Beneficiario e del Realizzatore sull’Area Clienti GSE
  2. Invio della richiesta di accesso all’agevolazione tramite piattaforma GSE prima della realizzazione dell’impianto.
  3. Valutazione del GSE entro 60 giorni dalla richiesta (sospesa in caso di integrazioni).
  4. Entro 12 mesi, l’impianto deve essere installato e connesso; entro 60 giorni dall’entrata in esercizio va inviata la richiesta di erogazione del contributo​.

L’erogazione avviene in un’unica soluzione direttamente al Soggetto Realizzatore, entro 30 giorni dall’approvazione finale​. 

Tempistiche

  • 12 giugno 2024: apertura del Registro dei Realizzatori
  • Entro il 24 settembre 2024: apertura della piattaforma per la presentazione delle domande

Fonti ufficiali:

  • GSE – Reddito Energetico
  • MASE – Regolamento Fondo Reddito Energetico
  • Decreto Ministeriale 8 agosto 2023 – Gazzetta Ufficiale n. 261/202309

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